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Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione delle iniziative, programmate in occasione del 10° anniversario del MAF-Biblioteca Comunale G. Pederiali, dedicate alla catalogazione del preziosissimo Fondo Musicale di Finale Emilia.

Sabato 30 novembre 2024, Finale Emilia (MO)

Le note raccontano.

Rinasce l’antico Fondo Musicale di Finale Emilia

CONFERENZA, MOSTRA DOCUMENTARIA, CONCERTO

Biblioteca comunale “G. Pederiali” di Finale Emilia:

ore 16.30: conferenza di presentazione del Fondo

a cura di Silvia Perucchetti e Federica Petralia

a seguire, visita guidata alla mostra bibliografica

Duomo dei Santi Filippo e Giacomo di Finale Emilia:

ore 21: concerto con musiche del Fondo Musica Sacra in prima esecuzione moderna

Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia
diretta da Silvia Perucchetti

Erika Passini, Francesco Crovetti schola gregoriana
Andrew Tan Nyen Wen viella, violino, campane, canto gregoriano
Leonardo Pini organo

trascrizioni e progetto musicologico a cura di Silvia Perucchetti

Fra il 31 maggio 2022 ed il 17 aprile 2024 le catalogatrici Silvia Perucchetti e Federica Petralia, da anni specializzate nella catalogazione in SBN di fondi moderni, antichi e musicali, hanno completato la catalogazione del Fondo Musicale conservato presso la Biblioteca “G. Pederiali” di Finale Emilia.

In totale l’intervento di catalogazione, finanziato e realizzato su incarico del Polo Bibliotecario Modenese, ha permesso di inventariare e realizzare le schede (tutte consultabili liberamente sia sul catalogo online BiblioMo che sull’OPAC del Servizio Bibliotecario Nazionale) di 661 manoscritti musicali (fra cui un prezioso corale manoscritto del ‘400 e uno del tardo ‘600) e 224 volumi di musica a stampa.

IL RITROVAMENTO

L’attenzione e la cura speciali per l’antico Fondo Musicale finalese risalgono al 2006. La richiesta rivolta alla Biblioteca Comunale da parte di uno studioso del Conservatorio di Milano di consultare una delle partiture che compongono il Fondo, il Cristo al Golgota di Amintore Galli, determinò una piacevole scoperta. Grazie alla collaborazione di Teresa Borghi, all’epoca impiegata nella segreteria del sindaco, le bibliotecarie riuscirono a soddisfare la domanda dello studioso, individuando il prezioso materiale sistemato nei locali del sottotetto dell’edificio ex Pretura, edificio in cui erano collocati parte dell’Archivio di deposito e una porzione dell’Archivio Storico comunale. I numerosi faldoni erano stati visionati e ordinati da Adriano Orlandini, all’epoca tecnico informatico del Comune di Finale Emilia, nonché appassionato di musica; dopo di che la raccolta musicale era stata aggregata fisicamente a parte degli archivi comunali.

Ma si trattava di un fondo troppo interessante per essere abbandonato in locali non proprio idonei ad ospitarlo, quindi l’intero fondo musicale fu fisicamente spostato. Approfittando del deposito librario che era stato allestito nel 2003, in seguito all’approvazione, da parte della Giunta comunale dell’epoca, di un progetto di riorganizzazione, aggiornamento e ripensamento complessivo dei servizi bibliotecari finalesi, l’intera raccolta di partiture musicali fu spostata e trovò nuova sistemazione più adeguata in spazi attigui alla Biblioteca. Il sisma del 2012 provocò danni rilevanti ai locali della ex Pretura, a causa del crollo di una parte del tetto, ma fortunatamente il ricco fondo musicale finalese era in salvo.

IL FONDO MUSICALE

Il Fondo Musicale è in gran parte sette-ottocentesco e a livello di contenuto è così organizzato:

  • fondo di MUSICA SACRA, che consta di 213 manoscritti per lo più databili fra la seconda metà del ‘700 e la fine dell’800; questa sezione contiene sia opere di compositori attivi a Finale (come Quirino e Isidoro Rossi, Antonio e Alessandro Gandini, Amintore Galli), che di importanti autori del periodo, come Bonifazio Asioli e Ferdinando Paer, e contiene in gran parte musica liturgica (da eseguirsi durante la Messa e l’Ufficio delle Ore) per coro e orchestra. Durante la presentazione del fondo verrà fatto un confronto tra le opere conservate presso la Biblioteca di Finale Emilia e quelle del Fondo Bonifazio Asioli nell’Archivio del Comune di Correggio, dove il compositore nacque.
  • fondo di MUSICA PER BANDA E ORCHESTRA, ovvero la sezione preponderante dell’intero Fondo musicale composta in gran parte da manoscritti nonché da edizioni di musica a stampa, fra cui numerosi unica (cioè esemplari di edizioni non censite in alcuna altra biblioteca del mondo, alla data in cui si scrive).

La musica contenuta data soprattutto al pieno ‘800 e documenta pressoché l’intero repertorio della storica banda musicale finalese, con marce militari, musiche da impiegare in cerimonie politiche e civili, ballabili e arrangiamenti bandistici di celebri opere liriche. Una parte rilevante di questo repertorio è legato all’epoca fascista, attestando la penetrazione capillare della propaganda del regime in cui la musica ha sempre giocato un ruolo importante.

  • fondo di MUSICA STRUMENTALE DA CAMERA e MUSICA VOCALE DA CAMERA: numericamente molto più ridotta (circa un centinaio) ma non meno interessante, questa sezione del Fondo contiene musica per piccoli organici strumentali e per canto e pianoforte della prima metà dell’800; vi sono manuali di canto, vocalizzi e solfeggi, e studi per pianoforte, violino e strumenti stabilmente presenti nell’organico della banda finalese (trombone, bombardino, ecc), a testimonianza delle fasi didattiche della formazione musicale ottocentesca. In questa sezione trovano spazio oltre ai manoscritti anche edizioni a stampa di pregio poiché molto rare: nella maggior parte dei casi si tratta di volumi catalogati solo nella Biblioteca di Finale Emilia (alcuni di questi esemplari verranno mostrati ed esposti in mostra).
  • MANOSCRITTI CORALI: si tratta dei due manoscritti più antichi, entrambi pensati per l’esecuzione di canto gregoriano durante la Messa e l’Ufficio, di provenienza ignota e di grande interesse musicologico. Il primo corale, quattrocentesco, presenta incantevoli iniziali riccamente decorate in oro, rosso e blu, mentre il secondo codice, tardo-seicentesco graficamente meno sfarzoso, è però una testimonianza interessantissima del repertorio di gregoriano tardo (il cosiddetto ‘canto fratto’) diffuso ovunque nelle nostre terre in età barocca, e di recente oggetto di indagine e riscoperta da parte di studiosi di tutto il mondo.

Entrambi i corali saranno protagonisti del concerto serale in cui il Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia, diretto da Silvia Perucchetti, farà rivivere queste musiche in prima esecuzione moderna.

DISEGNI, CARICATURE, POSSESSORI

Arricchisce il fondo (in tutti i sensi!) una serie copiosissima di caricature, disegni (anche osceni e satirici), salaci note di possesso lasciate sui manoscritti dalle decine di strumentisti di banda che nei decenni hanno posto sul proprio leggio i manoscritti finalesi: su quasi ciascun manoscritto (ma in particolare su quelli posseduti dagli ottoni, come cornisti, trombettisti, trombonisti, strumentisti di bombardino e tuba, ecc) si sono trovati motti di spirito, frasi oscene o di scherzoso lamento per la lunghezza dell’esecuzione, date e luoghi di concerti e soprattutto i nomi degli strumentisti, che sono sempre stati censiti e collegati alle schede bibliografiche, permettendo così a futuri ricercatori di far luce sui musicisti attivi a Finale fra ‘800 e ‘900.


Cliccando qui, è possibile consultare l'elenco e le singole schede dei documenti contenuti e catalogati nel Fondo Musicale dell'Archivio Storico di Finale Emilia.


GLI EVENTI DI SABATO 30 NOVEMBRE 2024

L’evento di sabato 30 novembre 2024 è suddiviso in una conferenza divulgativa di presentazione del Fondo, alle 16.30, a cura delle catalogatrici Silvia Perucchetti e Federica Petralia, in cui interverranno anche Claudio Poletti (Sindaco di Finale Emilia), Debora Dameri (Coordinatrice del Polo Bibliotecario Modenese), Antonella Baldini (Presidente della Fondazione Scuola di Musica “C. e G. Andreoli”); a seguire, verrà condotta una visita guidata alla mostra bibliografica allestita in Biblioteca, in cui saranno esposti i documenti più belli e curiosi del Fondo.

Al concerto delle ore 21 le musiche catalogate potranno invece finalmente risuonare nel recentemente riaperto Duomo dei Santi Filippo e Giacomo di Finale: il Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia diretto da Silvia Perucchetti (autrice del progetto musicologico e delle trascrizioni), eseguirà in prima esecuzione moderna musiche tratte dai due preziosi corali (sec. XV e XVII) e dai manoscritti di musica polifonica del fondo Musica Sacra.

Il repertorio finalese verrà arricchito da altre musiche attestate nella provincia di Modena nello stesso periodo (e in particolare attinte da manoscritti carpigiani che condividevano con Finale Emilia il medesimo repertorio), oltre a mottetti di grandi autori come Palestrina, Orazio Vecchi e Frescobaldi, ampiamente eseguiti nelle corti e nelle chiese emiliane di Rinascimento e primo Barocco, e con cui si tenterà di ricostruire il panorama musicale in cui Finale Emilia era anticamente immersa.

Il Coro sarà accompagnato dal liutaio e polistrumentista malese Andrew Tan Nyen Wen (violino, viella, symphonia, campane e strumenti medievali), dalla Schola gregoriana diretta da Erika Passini e Francesco Crovetta e da Leonardo Pini all’organo della Cattedrale.

Ingresso libero a tutti gli appuntamenti

info: Biblioteca comunale “G. Pederiali” di Finale Emilia 0535 788331 biblioteca@comune.finale.mo.it

GLI INTERPRETI

Silvia Perucchetti (1983) è musicologa, bibliotecaria, musicista. Si è laureata cum laude in Musicologia nel 2009 presso l’Università di Pavia (sede di Cremona) specializzandosi nello studio della polifonia sacra di area padana del secondo ‘500. Dal 2006 dirige il coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia, con cui esegue principalmente musica rinascimentale, e dal 2007 il Coro Mavarta di S. Ilario d’Enza (RE), che si dedica allo spiritual e alla polifonia classica.

Direttrice dal 2023 del quadrimestrale FarCoro, ha pubblicato saggi e contributi musicologici, fra cui il saggio A piena voce: la vocalità della polifonia sacra fra Quattro e Cinquecento (in Voci e vocalità nella cultura occidentale, a cura di C. Miatello e V. Confuorto, ed. Armando, 2024), la voce enciclopedica Italia. La musica sacra. Il Seicento all’interno dell’Enciclopedia Ortodossa (Mosca, 2012) e vari saggi dedicati a tecniche compositive e prassi esecutiva della polifonia nel Rinascimento e nei canti dei soldati della Grande Guerra.

Dal 2019 tiene per AERCO – Associazione Emiliano-Romagnola Cori il corso annuale La polifonia rinascimentale in coro: teoria e pratica, dalle fonti antiche al cantar insieme, caratterizzato dalla lettura dalle fonti originali. Impegnata in un progetto a lungo termine di trascrizione e valorizzazione concertistica del repertorio musicale conservato nelle biblioteche e negli archivi emiliani, scrive abitualmente note musicologiche per CD di musica antica, programmi di sala e si dedica intensamente alla divulgazione musicale in conferenze-concerto di sua ideazione, in particolare su tematiche di storia, notazione, prassi esecutiva del Rinascimento, compositrici e musica e arti visive (più di 25 progetti originali condotti insieme a storici dell’arte).

È bibliotecaria presso la Biblioteca Musicale  “Gentilucci” del Conservatorio di Reggio Emilia e dal 2010 cataloga per Open Group fondi antichi, manoscritti, musicali, cartografici, moderni e audiovisivi in numerose città emiliane – fra queste, Modena (Biblioteca Estense, Biblioteca dell’Archivio Storico, Accademia di Scienze Lettere ed Arti, Collegio San Carlo), Bologna (Museo della Musica e Biblioteca dell’Accademia Filarmonica), Parma (Biblioteca Palatina sez. musicale), Carpi (Biblioteca Loria), Finale Emilia, Fanano (fondo dei Padri Scolopi Vignola (Biblioteca Selmi), ecc. 

Come fotografa si dedica alla documentazione di concerti, eventi e beni culturali (manoscritti musicali, stampe e tessuti), a reportage di fotogiornalismo e alla fotografia artistica; ha tenuto mostre personali a Reggio Emilia e provincia (I luoghi di Franchetti, 2024; Cosmo botanico. Cronache di paesaggio multietnico a Novellara, 2021; Ars intexendi. Nodi, legami, intrecci romanici in divenire, 2019-2020; Re-ligo. L’ortodossia nelle chiese cattoliche reggiane, 2018). https://silviaperucchetti.com

Federica Petralia nasce a Catania nel 1990, si approccia alla musica sin dalle scuole medie iniziando a suonare il violino sotto la direzione del M. Angelo di Guardo, dopo 3 anni passa allo studio della viola e si iscrive all’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania che frequenta per 5 anni sotto la guida del M. Paolo Gioacchino. Dopo aver conseguito la maturità classica nel 2009, si iscrive all’Università degli studi di Catania, dove nel 2013 consegue la laurea triennale in Lettere Moderne e nel 2015 la laurea magistrale in Storia dell’Arte.

Ha iniziato a lavorare nel mondo delle biblioteche dal 2016 a Correggio presso la biblioteca comunale ed è lì che nel 2017 si occupa del riordino del Fondo Musicale Bonifazio Asioli il cui lavoro, l’anno successivo, confluisce all’interno della pubblicazione “La ricerca storica locale: atti della 13. giornata di studi storici, 5 maggio 2018” con un contributo dal titolo: “Il riordino del Fondo Bonifazio Asioli”.

Dal 2017 lavora presso la Biblioteca Musicale “A. Gentilucci” del Conservatorio “A. Peri” di Reggio Emilia ed ha svolto servizio anche nella biblioteca del Conservatorio “O. Vecchi” di Modena.

Si specializza nella catalogazione del libro antico e moderno, della musica a stampa, dei libretti e degli audiovisivi frequentando dal 2018 corsi di specializzazione.

Dal 2018 ad oggi ha compiuto e compie attività di catalogazione in svariate biblioteche emiliane: Bologna-Accademia Filarmonica (manoscritti musicali), Modena-Biblioteca del Conservatorio (musica a stampa, libro moderno, audiovisivi), Modena-Biblioteca Estense Universitaria; Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti; Archivio Storico Comunale (libro antico e moderno), Sassuolo (MO)-Biblioteca “Cionini” (libro antico e moderno), Carpi (MO)-Biblioteca “Loria” (libro antico e moderno), Fanano (MO)-fondo Padri Scolopi (libro antico e moderno), Reggio Emilia-Biblioteca Musicale “Gentilucci” (musica a stampa, libro moderno e antico, libretti, audiovisivi).

Dal 2022 al 2024 si è occupata della catalogazione del fondo musicale manoscritto della Biblioteca comunale “Pederiali” di Finale Emilia.

Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia

Il Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia, fondato nel 1995 dall’organista Renato Negri, è diretto dalla musicologa Silvia Perucchetti, specializzatasi all’Università di Pavia-Cremona nella polifonia sacra del ‘500. Composto da musicisti, appassionati e musicologi, il Coro si rivolge al repertorio del pieno Rinascimento e dal 2006 è impegnato in un progetto di trascrizione ed esecuzione di polifonie inedite di autori reggiani del ‘500-’600.

In 28 anni di attività ha tenuto concerti nelle basiliche più prestigiose di Venezia, Palestrina (RM), Roma (Basilica di S. Pietro), Brescia, Paola, Cremona, Bologna, Parma, Forlì, Casalmaggiore, Fidenza, Modena (Duomo e S. Pietro), collaborando con Monica Piccinini, Bruce Dickey, René Clemencic, Sergio Vartolo, Palma Choralis Gruppo di Ricerca & Ensemble di Musica Antica, Coro Filarmonico Gazzotti di Modena. Fra i progetti realizzati: El viage de Hierusalem (musiche di Francisco Guerrero), Ars lineandi musicam (dedicato alle Piae cantiones del 1582, insieme a Cristina Calzolari e Donato Sansone), In rime sparse il suono. Comprendere, intonare, comunicare (debuttato nell’ambito del Festival Filosofia 2023), Storie dal Cinquecento reggiano (con lo storico Carlo Baja Guarienti), Te lucis ante terminum: musiche per l’Ufficio di Compieta a Reggio Emilia fra ‘500 e ‘600 (con Palma Choralis Early Music Ensemble), Requiem di Puccini e Fauré insieme al Coro Gazzotti di Modena (2024) e progetti di valorizzazione di fondi musicali emiliani catalogati da Silvia Perucchetti (Carpi, Biblioteca Loria, musiche dai corali seicenteschi del convento francescano di S. Niccolò, 2022). Fra i progetti sperimentali, Stylus phantasticus insieme al jazzista Simone Copellini, l’incisione di una traccia nell’album Homo distopiens di Fabrizio Tavernelli (2020) e la partecipazione a The Christmas Jethro Tull di Ian Anderson (2018). Nel settembre 2024 ha animato l’Elevazione spirituale e la S. Messa nella Basilica di S. Pietro a Roma con il proprio repertorio palestriniano. http://cappellamusicale.wordpress.com - http://silviaperucchetti.com

Nato e cresciuto in Malaysia, Andrew Tan Nyen Wen si è interessato alla musica occidentale sin dalla sua infanzia, prima studiando violino, poi canto gregoriano, musica medievale e rinascimentale, repertorio seicentesco e galante. Ha unito arte, musica e scultura diplomandosi in liuteria e specializzandosi nel restauro di strumenti e nella costruzione di strumenti su modelli storici. Oltre che costruttore è anche esecutore e collabora attivamente con gruppi di musica antica ed esecuzione storica sia come cantore che come strumentista. Ha studiato Violino barocco con il M° Alessandro Ciccolini e viella medievale con il M° Susanne Ansorg. Ha fatto formazione canora ed interpretazione in stile medievale a San Marino con M° Cristina Alís Raurich e semiografia gregoriana con A.I.S.C.Gre sotto la tutela di M° Riccardo Zoja, M° Claudio Accordi, M° Pietro Magnani, M° Luca Ronzitti, M° Oreste Schiaffino e M° Giovanni Conti.

Si esibisce regolarmente spaziando dal canto gregoriano, alla polifonia cantata, al violino barocco, viella, liuto e varie percussioni, noto per la sua ecletticità e creatività nell’esecuzione musicale.

Attualmente canta e suona in diversi cori ed ensembles nell’Italia settentrionale fra Emilia-Romagna e Lombardia: Schola Gregoriana Ecce dell’Aerco, Schola Gregoriana Cremensis di Crema, Schola Gregoriana maschile del Coro Paer di Colorno, Schola Medievale femminile del Coro Paer di Colorno, I Sacri Rimbombi di Casalmaggiore/ Sabbioneta, Coro Monte Castello di Parma, Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia e costantemente in collaborazione coi numerosi artisti internazionali.

Alla sua passione per l’arte – fra pittura umanistica e scultura classica – ha unito la musica diventando liutaio specializzato in costruzione e restauro degli strumenti musicali in stile antico, ha ottenuto il diploma nel 2017 alla Scuola Internazionale di Liuteria Accademia Scrollavezza di Noceto (PR) con Maestri Renato ed Elisa Scrollavezza, Andrea Zanrè e Frédéric Noharet. Attualmente attivo con La compagnia del Lorno di Colorno fondato da M° Lino Mognaschi, e vincendo il I premio per la Ghironda Barocca ed il Diploma Speciale per la Viola d’Amore al Malta International Baroque Instrument Making Competition (2020). Attivamente forgia e suona in numerosi concerti i suoi strumenti musicali, ricostruiti secondo i metodi tradizionali e attento alla filologia nell’esecuzione della musica antica.

Leonardo Pini inizia a suonare e comporre giovanissimo. Frequenta il Conservatorio di Reggio Emilia, dove si laurea in chitarra classica col massimo dei voti e dove studia organo e clavicembalo. Si occupa, come solista e arrangiatore, di repertori musicali diversi, dalla musica medievale e antica (anche come liutista), al Barocco, fino all’improvvisazione e alla composizione in progetti in cui sono coinvolte arti visive, performance ed elettronica.

Erika Passini si è diplomata con lode presso il triennio di canto lirico del conservatorio Vecchi-Tonelli di Modena. Ha partecipato a diverse masterclass e ha avuto occasione di esibirsi presso l’auditorium del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, la Casa Museo L. Pavarotti di Modena, il circolo lirico di Bologna, il ridotto del teatro comunale di Modena, ecc. Ha cantato il ruolo di Madame Herz ne L’Impresario teatrale di Mozart e il ruolo di Belinda nel Dido and Aeneas di H. Purcell. Nella sua attività concertistica esegue un repertorio molto vario spaziando da quello operistico alla musica antica, approfondendo con particolare interesse il repertorio sacro.

Con il marito tenore, Francesco Crovetti, canta in molte formazioni corali sia come solista che come corista. Entrambi collaborano con la Cappella Musicale del Duomo di Modena, con la quale hanno avuto la possibilità di approfondire il repertorio sacro in tutte le sue forme, come il canto gregoriano, la polifonia rinascimentale, fino alle composizioni contemporanee.

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Ultimo aggiornamento: 28-11-2024, 14:07