Pittore

Unico pittore antico finalese di cui si abbia notizia, nacque a Finale Emilia nel 1580, da Francesco e Anna. Non si conosce invece l'anno della morte. Gli vengono attribuiti con certezza due dipinti: la Madonna della Ghiara che adora il Bambino Gesù, firmato e datato ai primi anni del Seicento, originariamente collocato nella Chiesa dell'Annunziata di via Saffi e poi nell'anticamera della Sala Consiliare nel Municipio di piazza Verdi, e Santa Caterina d'Alessandria e Santa Liberata, prima del terremoto esposto nella Chiesa del Seminario. La Madonna della Ghiara segue l'iconografia tradizionale e rappresenta una delle testimonianze più antiche di questa devozione, originatasi a Reggio Emilia nel 1596, con il primo miracolo: un giovane muto dalla nascita otteneva la parola pregando davanti al disegno raffigurante la Beata Vergine con il Bambino eseguito nel 1569 dal pittore Lelio Orsi sul muro di recinzione dell'orto del convento dei Padri Serviti, ricavato nel vecchio greto ghiaioso del torrente Crostolo, poco oltre la cinta delle mura di Reggio Emilia. Di qui il nome dato all'Immagine: Madonna della Ghiara, o Ghiaia.
Il secondo quadro presenta una composizione più articolata. Nella parte alta appare la Madonna col Bambino in braccio, seduta su nubi che scendono verso il centro del dipinto, dove sono Santa Caterina d'Alessandria e una Santa monaca che portano una mano al petto in un atteggiamento devoto, mentre in primo piano compare il ritratto del committente, che guarda verso lo spettatore secondo un modello tipico della fine del XVI secolo.