Salta al contenuto

Cos'è

Il primo appuntamento è in programma sabato 27 gennaio alle ore 20.30, al Nuovo Cinema Corso. Lo scrittore ed editore Daniel Vogelmann presenta “Piccola autobiografia di mio padre. Testimonianze di un figlio della Shoah.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Daniel Vogelmann, nato a Firenze nel 1948, negli anni Settanta esordì come poeta, pubblicando alcuni volumi di liriche, tra cui “Fondamentale” (1972). Nel 1980 fondò la casa editrice “La Giuntina”, la cui prima pubblicazione nella collana «Schulim Vogelmann», dedicata alla memoria del padre, fu “La notte” del premio Nobel Elie Wiesel (tradotta dallo stesso Vogelmann), a cui negli anni si sono aggiunti circa 1000 titoli sulla cultura ebraica, tra questi anche alcune opere della finalese Maria Pia Balboni.

Nel 2019 ha scritto “Piccola autobiografia di mio padre”, un breve, toccante ricordo del genitore e della sua prigionia ad Auschwitz durante la Seconda Guerra Mondiale.

Domenica 28 gennaio sono in programma, le visite guidate al Cimitero Ebraico di via Gozzi alle ore 10.00 e alle 11.00. Al termine di ogni visita, omaggio alle pietre d’inciampo dedicate ad Ada Osima ed Emilio Castelfranchi, in via Mazzini 6 e in via Torre Portello 4. Il cimitero Ebraico, che sabato 27 sarà chiuso nel rispetto dello Shabbat, domenica 28 resterà aperto ai visitatori dalle ore 9.00 alle 17.00.

Lunedì 29 gennaio si terranno invece le visite guidate a cura degli studenti del Liceo Scientifico Morando Morandi rivolte alle classi delle scuole che hanno aderito.

Sabato 3 e 10 febbraio, infine, nell’aula magna del Calvi Morandi di via Digione 20/1, Emanuela Sgarbi del Tentativo Gruppo Teatro con l’accompagnamento musicale di Francesco Boni presentano alle classi dei due istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa, il recital “Nell’Inferno di Dachau”, tratto dalle memorie del finalese Giulio Baraldini, superstite dei campi di sterminio nazisti.

Nato a Finale Emilia il 2 marzo 1921 e scomparso a 95 anni, il 27 dicembre 2016, Giulio Baraldini è uno dei sopravvissuti al campo di concentramento di Dachau, città tedesca della regione della Baviera, dove fu aperto, il 22 marzo 1933, su iniziativa di Heinrich Himmler, il primo lager nazista. Nel campo di Dachau transitarono circa 200.000 persone e, secondo i dati del Museo di Dachau, 41.500 vi persero la vita.

A chi è rivolto

tutti

Tipo evento

Evento culturale

Date e orari

Costi

gratuito

Contatti

telefono: 0535 788179fax: 0535 788130email: servizi.culturali@comune.finale.mo.it

Ultimo aggiornamento: 18-01-2024, 16:01