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Gaia Barbieri, coordinatrice di Manitese APS Finale Emilia, è stata insignita del premio “Poeta Sociale per il bene Comune", premio sostenuto da Generali Italia e istituito da Cattolica Assicurazioni. Il premio è dedicato alle storie di donne e uomini creatori di speranza, persone che hanno aperto il loro sguardo e donato il proprio talento a servizio del Bene Comune.
La cerimonia di premiazione si è svolta il 18 ottobre al palazzo della Gran Guardia a Verona. Il premio è dedicato alle storie di donne e uomini creatori di speranza, persone che hanno aperto il loro sguardo e donato il proprio talento a servizio del Bene Comune. I riconoscimenti consegnati sono stati quattro, due donne e due uomini: Federica Collato di Reverse, Franco Vaccari di Rondine città della Pace e Stefano Bellabona ingegnere Impel sistem.
La cerimonia di consegna del premio rientra nel programma di "Poeti sociali itinerari di Pace", una rassegna culturale in programma in tutta la Città di Verona dal 17 al 20 0ttobre. Una proposta culturale aperta e provocante in cui attraverso vari linguaggi come l'arte, la poesia, gli incontri viene messa in risalto la dimensione pratica, sociale creativa.
Questa la motivazione del Premio, consegnato a Gaia Barbieri durante la serata da Piero Fusco responsabile business unit ETS Generali Itallia: "Amare l'altro per ciò che l'altro è. È questo a rendere Gaia Barbieri una donna capace di abbracciare il mondo intero Il suo agire testimonia l'importanza di abitare le persone alla scoperta di sé stesse , perché in ogni storia è contenuta una luce che attende di essere espressa. Questo premio riconosce a Gaia Barbieri il valore nutritivo della presenza tramite la quale i bisogni diventano progetti, gli oggetti pezzi unici e le persone nomi propri". Il premio dell'artista Terra Crea di Andrea de Paoli rappresenta un mondo in ceramica.
Le parole di Gaia Barbieri alla consegna del premio: “Il mio percorso è fatto di fili che si intrecciano e tessono stoffe pregiate e tappeti meravigliosi perché sono fatti di storie. E questi fili mi hanno dato il coraggio, perché il tappeto è proprio meraviglioso. È stato il coraggio, la libertà e la comunità, in un camminare che mi piace pensarlo orizzontale dove ci si guarda tutti e dove si sovverte l’io, e l’io finalmente genera il noi e vivifica ogni gesto che compiamo. Nel ricevere questo premio ho pensato anche come la fratellanza debba essere veramente un arricchimento dell’io con l’altro e soprattutto lo condivido con parte dei tanti volontari che sono qua stasera, che ringrazio perché mi abbracciano. Questo dono è nostro ed è del mondo. Abbiamo bisogno di costruire nuove economie sociali, nuove economie civili che partono dagli scarti, perché gli scarti noi dobbiamo vederli come unicità, come ripartenza, come possibilità. Dobbiamo rivedere il modello di società e consumo perché il dono sia semantica di vita”.
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Ultimo aggiornamento: 21-10-2024, 07:03